
Fisioterapia
Come guarire dalla cruralgia? Causi, sintomi e fisioterapia
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Quando si parla di cruralgia si fa riferimento a una condizione dolorosa che coinvolge la regione anteriore o antero-mediale della coscia e che, spesso, si irradia fino al ginocchio o persino alla gamba e al piede. Meno conosciuta e meno comune rispetto alla sciatalgia, cioè il dolore al nervo sciatico, la cruralgia è causata dall’irritazione o dalla compressione del nervo femorale (o crurale) o delle sue radici nervose a livello della colonna vertebrale lombare. Dato che questo dolore può essere particolarmente fastidioso e limitante e influenzare significativamente le attività quotidiane come camminare, stare in piedi o persino dormire, comprendere le origini, riconoscere i suoi specifici sintomi e conoscere le opzioni di trattamento è fondamentale per recuperare il benessere e la funzionalità generale.
Quali sono le cause della cruralgia?
La cruralgia è solitamente causata dall’irritazione o dalla compressione del nervo femorale o delle radici nervose (L2, L3, L4) da cui origina, a livello della colonna lombare. Le cause possono essere molteplici e tra le cause più comuni rientrano:
- ernia del disco lombare, la causa più frequente;
- stenosi spinale lombare, un restringimento del canale vertebrale, spesso dovuto a processi degenerativi come l’artrosi;
- spondilolistesi, uno scivolamento di una vertebra sull’altra;
- osteoartrosi vertebrale, l’usura delle faccette articolari delle vertebre lombari;
- traumi, lesioni dirette alla colonna lombare o alla regione pelvica;
- tumori o infezioni;
- compressione esterna del nervo, in alcuni casi da strutture anatomiche come legamenti, muscoli o ematomi, oppure dalla pressione esterna;
- diabete, che può colpire vari nervi, incluso il femorale, causando dolore e disfunzione.
Inoltre, fattori di rischio come l’età avanzata, l’obesità, lavori che comportano sollevamento pesi, fumo e uno stile di vita sedentario possono aumentare la probabilità di sviluppare condizioni che portano alla cruralgia.
Quali sono i sintomi della cruralgia?
I sintomi della cruralgia sono strettamente legati all’irritazione o alla compressione del nervo femorale e si manifestano principalmente come dolore e alterazioni della sensibilità o della forza lungo il suo percorso.
Il sintomo principale è, ovviamente, il dolore che, solitamente, si irradia dalla regione inguinale o dalla parte bassa della schiena (lombare) verso la parte anteriore o antero-mediale della coscia e può estendersi fino al ginocchio, alla gamba e alla parte interna del piede.
Oltre al dolore, la cruralgia può caratterizzarsi per altri sintomi neurologici, quali:
- alterazioni della sensibilità, con formicolii, intorpidimento o una riduzione della sensibilità (ipoestesia) nella regione anteriore della coscia, sul ginocchio e sulla parte interna della gamba;
- debolezza muscolare, con difficoltà nel salire le scale, nel camminare o nel reggersi in piedi;
- riduzione del riflesso patellare, quello che si testa colpendo il tendine sotto il ginocchio.
I sintomi della cruralgia tendono a peggiorare con attività che aumentano la pressione sulla colonna lombare o stirano il nervo, come stare seduti a lungo, camminare in salita o stare in piedi per periodi prolungati; il dolore, inoltre, può anche intensificarsi durante la notte o dopo il riposo.
Come si diagnostica la cruralgia?
La diagnosi della cruralgia richiede un’attenta valutazione da parte di un medico che possa identificare la causa specifica del dolore e della sintomatologia neurologica. Il punto di partenza è sempre l’anamnesi, durante la quale il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi del paziente e indaga la sua storia clinica e le abitudini di vita.
Successivamente, si esegue l’esame obiettivo: il medico valuta la postura del paziente, la mobilità della colonna vertebrale lombare e dell’anca, la presenza di punti dolenti alla palpazione e vengono testati i riflessi, la forza muscolare degli arti inferiori e la sensibilità cutanea lungo il percorso del nervo femorale. Manovre specifiche, come il test di estensione dell’anca, possono evocare o peggiorare il dolore, fornendo indizi sulla sua origine.
Nella maggior parte dei casi, il medico può formulare una diagnosi clinica e raccomandare di iniziare un trattamento conservativo, spesso fisioterapico; tuttavia, se il dolore è grave, persistente, non risponde alle terapie iniziali o se il medico sospetta una causa specifica che richiede un approfondimento, vengono prescritti esami strumentali:
- radiografia (RX);, che può mostrare anomalie ossee, segni di artrosi o instabilità vertebrale;
- risonanza magnetica (RM) della colonna lombare, che fornisce immagini dettagliate dei tessuti molli e consente di identificare ernie, protrusioni, stenosi spinale, infiammazioni o altre lesioni che possono comprimere il nervo femorale o le sue radici;
- tomografia computerizzata (TC), eccellente per visualizzare le strutture ossee in caso di sospette fratture o osteofiti;
- elettromiografia (EMG) ed esame di conduzione nervosa, che possono essere eseguiti per valutare la funzione del nervo femorale e dei muscoli che innerva, aiutando a confermare la presenza e l’entità di un danno nervoso.
La combinazione di un’accurata valutazione clinica e, quando necessario, di indagini strumentali mirate, permette di arrivare a una diagnosi precisa e di impostare il percorso terapeutico più efficace per la cruralgia.
Come si cura la cruralgia?
Il trattamento della cruralgia mira a ridurre il dolore, eliminare la compressione o irritazione del nervo femorale, ripristinare la funzionalità e prevenire le recidive. La strategia terapeutica dipende dalla causa scatenante, dalla gravità dei sintomi e dalla risposta del paziente alle diverse opzioni.
In una fase acuta, il medico può prescrivere farmaci per controllare il dolore e l’infiammazione, che possono includere analgesici, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o, in alcuni casi, miorilassanti o cortisonici, somministrati per via orale o tramite infiltrazioni. Un riposo relativo può essere consigliato per brevi periodi, ma l’immobilità prolungata è sconsigliata, poiché può peggiorare la rigidità e l’indebolimento muscolare. L’applicazione di ghiaccio sulla zona dolente, poi, può sicuramente offrire sollievo temporaneo.
In ogni caso, è la fisioterapia a giocare un ruolo predominante nel trattamento conservativo della cruralgia, con l’obiettivo di ridurre il dolore, decomprimere il nervo, ripristinare la mobilità articolare e la forza muscolare e migliorare la postura. Il percorso è altamente personalizzato e viene elaborato da fisioterapisti esperti, come quelli di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, in base alla diagnosi specifica e alle esigenze individuali del paziente.
Il trattamento fisioterapico per la cruralgia può includere diverse tecniche e approcci. Tra le terapie manuali rientrano:
- mobilizzazioni articolari, tecniche dolci o più energiche per migliorare la mobilità delle vertebre lombari e dell’anca, riducendo la pressione sulle radici nervose e sul nervo femorale;
- massaggio terapeutico, per rilassare i muscoli tesi e contratti nella regione lombare, glutea e della coscia, che possono contribuire alla compressione o all’irritazione nervosa;
- stretching specifico, tecniche per allungare i muscoli anteriori della coscia e i flessori dell’anca, che se accorciati possono “”tirare”” il nervo o comprimerlo.
Al contempo, è utile associare l’esercizio terapeutico, che include:
- esercizi di rinforzo, mirati a potenziare gli addominali profondi e i muscoli lombari, i glutei e i muscoli della coscia, fondamentali per stabilizzare la colonna vertebrale e sostenere il bacino, riducendo il carico sul nervo;
- esercizi di mobilità e flessibilità, per migliorare l’ampiezza di movimento della colonna lombare e dell’anca, riducendo la rigidità e favorendo il corretto scorrimento del nervo;
- esercizi di neurodinamica, movimenti specifici progettati per mobilizzare delicatamente il nervo femorale lungo il suo percorso, aiutando a ridurre l’aderenza e a migliorare la sua capacità di scorrimento, alleviando il dolore neuropatico.
Per massimizzare i risultati, i fisioterapisti dell’Ambulatorio D’Arpa di Palermo si avvalgono delle:
- Terapie fisiche strumentali, che possono essere utilizzate come supporto per la terapia manuale ed esercizio, specialmente nelle fasi acute del dolore o per accelerare i processi di guarigione. Tra queste si possono includere laserterapia (Chelt e/o Theal), Frems, ultrasuoni o elettroterapia (TENS), che aiutano a ridurre dolore e infiammazione.
L’approccio dei fisioterapisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo si concentra sulla valutazione approfondita per identificare la causa specifica della cruralgia in ogni paziente, elaborando poi un piano di trattamento mirato che non si limiti al sollievo sintomatico, ma che punti a risolvere il problema alla radice, promuovendo il recupero funzionale completo e la prevenzione a lungo termine.
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