Mal di schiena dorsale: cause, sintomi e trattamenti efficaci per la dorsalgia

Fisioterapia

Dorsalgia: cause, sintomi e trattamento fisioterapico

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Condizione piuttosto comune e diffusa, il mal di schiena dorsale, o dorsalgia, è un dolore localizzato nella regione centrale della schiena, tra la base del collo e la parte inferiore delle costole. Può manifestarsi con intensità variabile, da un leggero fastidio a un dolore acuto e lancinante, influenzando significativamente la qualità della vita quotidiana, il sonno e la capacità di svolgere le normali attività. Comprendere le cause scatenanti, riconoscere i sintomi e, soprattutto, conoscere le opzioni di trattamento, è fondamentale per affrontare efficacemente questa condizione. Così come proposto dai fisioterapisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, un approccio mirato e personalizzato è la soluzione più indicata per un recupero rapido e duraturo.

Quali sono le cause di dorsalgia?

Le cause della dorsalgia sono diverse e possono variare da problemi muscolari o posturali a condizioni più complesse che coinvolgono la colonna vertebrale.

Spesso, il dolore dorsale è di natura muscolo-scheletrica: le cattive posture, prolungate nel tempo, sono tra i fattori più comuni. Anche la sedentarietà e la mancanza di attività fisica possono indebolire i muscoli della schiena, rendendoli più vulnerabili a contratture e tensioni, mentre un’eccessiva attività fisica o movimenti ripetitivi che sovraccaricano la muscolatura dorsale possono scatenare il dolore. Inoltre, traumi diretti, come cadute o colpi, possono causare stiramenti o lesioni ai muscoli e ai legamenti della zona dorsale.

Oltre a queste cause comuni, la dorsalgia può essere legata a condizioni più specifiche della colonna vertebrale dorsale:

  • problemi discali, come ernie o protrusioni discali che comprimono le radici nervose, generando dolore;
  • alterazioni della curva fisiologica, come la cifosi dorsale, che possono alterare la distribuzione del carico sulla colonna vertebrale, portando a dolore e rigidità;
  • osteoartrosi, cioè l’usura delle articolazioni vertebrali dettate dall’invecchiamento;
  • fratture vertebrali, che possono derivare da traumi o da condizioni come l’osteoporosi;
  • condizioni meno comuni, come infezioni vertebrali, tumori o alcune malattie reumatiche.

Anche fattori non strettamente legati alla schiena possono influenzare la dorsalgia, per esempio lo stress emotivo e la tensione, che possono manifestarsi con rigidità e dolore muscolare nella regione dorsale.

Quali sono i principali sintomi della dorsalgia?

La dorsalgia si manifesta con un gran numero di sintomi che possono variare in intensità e natura. Il sintomo principale è, ovviamente, il dolore, localizzato nella parte superiore o centrale della schiena, descritto dai pazienti in vari modi:

  • sordo e costante, spesso associato a tensione muscolare o affaticamento posturale;
  • acuto e lancinante, tipico di una contrattura muscolare improvvisa, di un’irritazione nervosa o, in casi rari, di un problema discale o una frattura;
  • sensazione di bruciore o “pugnalata”, che può indicare un coinvolgimento nervoso;
  • irradiato, dato che in alcuni casi può estendersi al petto, lungo le costole o verso le scapole.

Oltre al dolore, la dorsalgia si accompagna spesso ad altri sintomi che ne aggravano il disagio:

  • rigidità, intesa come una sensazione di difficoltà nei movimenti della schiena, specialmente al mattino o dopo lunghi periodi di inattività;
  • tensione muscolare, che riguarda prevalentemente i muscoli della schiena compresi tra le scapole;
  • limitazione dei movimenti, con difficoltà o dolore nell’eseguire torsione del tronco, flessione o estensione della schiena;
  • senso di peso o oppressione, cioè una sensazione costante di carico sulla schiena;
  • formicolii o intorpidimento, se vi è compressione nervosa.

I sintomi possono peggiorare con determinate attività, come stare seduti per molto tempo, sollevare pesi o assumere posizioni scorrette e possono anche intensificarsi durante la notte, disturbando il sonno. Riconoscere questi sintomi è il primo passo per chiedere una valutazione professionale presso l’Ambulatorio D’Arpa di Palermo e intraprendere un percorso di cura adeguato.

Come si diagnostica la dorsalgia?

La diagnosi della dorsalgia richiede un’attenta valutazione da parte di un professionista per identificare la causa sottostante del dolore e impostare il trattamento più efficace. Il primo passo è l’anamnesi, durante la quale il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi, sulla storia clinica del paziente e sullo stile di vita.

Successivamente, si procede con l’esame obiettivo: il medico valuta la postura del paziente, la mobilità della colonna vertebrale dorsale, la presenza di punti dolenti alla palpazione dei muscoli e delle vertebre, la forza muscolare e la sensibilità degli arti.

Se il dolore è di origine muscolo-scheletrica, la diagnosi può essere posta clinicamente e il trattamento fisioterapico può iniziare senza ulteriori indagini; se, invece, il dolore è persistente, grave, non migliora con le terapie iniziali, o se il medico sospetta cause più complesse, possono essere prescritti ulteriori esami strumentali:

  • radiografia (RX), utile per evidenziare anomalie ossee, fratture, artrosi o alterazioni significative della curvatura vertebrale;
  • risonanza magnetica (RM), l’esame più dettagliato per visualizzare tessuti molli come dischi intervertebrali, nervi, legamenti e midollo spinale, permettendo di identificare ernie, protrusioni, infiammazioni o lesioni nervose;
  • tomografia computerizzata (TC), che fornisce immagini dettagliate delle strutture ossee e può essere utile in caso di sospette fratture o problemi complessi della colonna;
  • esami del sangue, se si sospettano cause infiammatorie, infettive o reumatiche.

La combinazione di anamnesi, esame obiettivo e, se necessario, indagini strumentali, permette al medico di formulare una diagnosi precisa e di indirizzare il paziente verso il percorso terapeutico più adeguato.

Come si cura la dorsalgia?

Il trattamento della dorsalgia mira a ridurre il dolore, ripristinare la funzionalità e prevenire future recidive. La scelta della terapia dipende dalla causa scatenante, dalla gravità dei sintomi e dalle condizioni generali del paziente.

In una fase acuta, il medico può raccomandare farmaci per gestire il dolore e l’infiammazione, che possono includere analgesici da banco, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o, in alcuni casi, miorilassanti. L’uso di farmaci è solitamente temporaneo e serve a fornire sollievo per permettere l’inizio di terapie più attive. Il riposo relativo è consigliato per brevi periodi, ma l’immobilità prolungata è sconsigliata, poiché può peggiorare la rigidità e l’indebolimento muscolare. Al contempo, l’applicazione di calore o ghiaccio sulla zona dolente può offrire sollievo.

Per i casi di dorsalgia persistente o ricorrente e per affrontare le cause alla radice del problema, il trattamento fisioterapico è quasi sempre la soluzione più indicata e la più efficace, così come proposto dai fisioterapisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo.

Il percorso fisioterapico viene personalizzato sulle esigenze del singolo paziente e può includere:

  • terapie manuali: tecniche come massaggi terapeutici, mobilizzazioni articolari e tecniche di stretching specifici per la regione dorsale e le aree correlate (spalle, collo, diaframma) che puntano a ridurre la tensione muscolare, migliorare la mobilità vertebrale e sciogliere aderenze;
  • esercizio terapeutico: include esercizi di rafforzamento della muscolatura profonda del tronco e dei muscoli paravertebrali e scapolari. Vengono insegnati anche esercizi di stretching per migliorare la flessibilità e ridurre la rigidità, oltre a esercizi di mobilità per recuperare l’ampiezza di movimento della colonna dorsale e della gabbia toracica;
  • rieducazione posturale: il fisioterapista insegna al paziente a riconoscere e correggere le posture scorrette che possono contribuire alla dorsalgia, sia in posizione seduta, che in piedi o durante il sollevamento di pesi;
  • terapie fisiche strumentali: possono essere utilizzate per coadiuvare il trattamento, specialmente nelle fasi acute del dolore o per accelerare il recupero. Esempi includono tecarterapia, laserterapia, ultrasuoni o elettroterapia (TENS), che aiutano a ridurre dolore e infiammazione e a favorire il rilassamento muscolare.

L’approccio dei fisioterapisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo si concentra sulla comprensione della causa specifica della dorsalgia di ogni paziente, per poi elaborare un piano di trattamento che non si limiti al sollievo sintomatico, ma miri a risolvere il problema alla radice, promuovendo il recupero funzionale completo e la prevenzione a lungo termine.

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