Fisioterapia D’Arpa Palermo: percorsi di riabilitazione respiratoria personalizzati

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Riabilitazione respiratoria: quando è utile

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La riabilitazione respiratoria (RR) è un programma di intervento multidisciplinare e personalizzato, supervisionato da professionisti sanitari, progettato per pazienti affetti da patologie respiratorie croniche o in seguito a eventi acuti. L’obiettivo primario non è guarire la malattia polmonare di base, ma ottimizzare la funzionalità respiratoria residua e migliorare la qualità della vita del paziente, riducendo i sintomi e aumentando la tolleranza all’esercizio fisico. L’efficacia della riabilitazione respiratoria è supportata da decenni di evidenze scientifiche che ne attestano i benefici non solo fisici, ma anche psicologici.

In un centro specializzato come Fisioterapia D’Arpa di Palermo, i protocolli di RR vengono adattati alle esigenze specifiche di ogni persona per massimizzare il recupero funzionale e l’autonomia a lungo termine.

A cosa serve la riabilitazione respiratoria?

La riabilitazione respiratoria serve a contrastare il circolo vizioso che si instaura tipicamente nelle malattie polmonari croniche. Quando la respirazione è compromessa a causa di un’ostruzione bronchiale o di una fibrosi, lo sforzo per respirare aumenta notevolmente, diventando causa di dispnea (affanno) e portando il paziente a evitare l’attività fisica. L’inattività che ne deriva provoca rapidamente il decondizionamento muscolare, cioè i muscoli perdono forza e resistenza, inclusi i muscoli respiratori stessi. Questo processo peggiora ulteriormente l’affanno e riduce drammaticamente la tolleranza allo sforzo, chiudendo il ciclo vizioso.

La RR interviene su più fronti per spezzare questa catena di eventi negativi. Dal punto di vista fisico, il suo scopo principale è migliorare la gestione della dispnea: attraverso l’insegnamento di tecniche di respirazione specifiche e l’allenamento mirato dei muscoli inspiratori ed espiratori, si istruisce il paziente a respirare in modo più efficiente, riducendo la sensazione di affanno anche durante le attività quotidiane. In secondo luogo, tramite un programma di allenamento fisico che include esercizi aerobici e di rinforzo, la riabilitazione respiratoria serve ad aumentare la tolleranza all’esercizio: contrastando il decondizionamento muscolare periferico, rende i muscoli più efficienti nell’uso dell’ossigeno e permette al paziente di svolgere le normali attività con meno fatica. Un terzo obiettivo è l’aiuto nella gestione delle secrezioni: insegnando tecniche di disostruzione bronchiale per facilitare l’espettorazione del muco, riduce il rischio di infezioni e migliora la ventilazione polmonare.

A livello emotivo, la riabilitazione offre un supporto psicologico ed educativo fondamentale, aiutando il paziente a gestire l’ansia legata alla dispnea e a comprendere meglio come convivere con la propria condizione cronica.

Quando è indicata?

La riabilitazione respiratoria è indicata per una vasta gamma di condizioni respiratorie croniche e disfunzionali, sia ostruttive che restrittive, che causano sintomi significativi e riducono l’autonomia funzionale del paziente.

L’indicazione principale, supportata dalla massima evidenza scientifica, è per la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), a prescindere dal grado di gravità. Per i pazienti affetti da BPCO, la RR è considerata una terapia fondamentale in grado di migliorare significativamente la capacità di esercizio e la qualità della vita. La riabilitazione è caldamente consigliata anche per diverse altre patologie polmonari che limitano la funzione respiratoria, come le malattie polmonari restrittive (la fibrosi polmonare idiopatica o le pneumoconiosi), dove l’obiettivo è quello di massimizzare l’utilizzo del volume polmonare residuo e migliorare l’efficienza dei meccanismi respiratori.

Un altro ambito di applicazione riguarda le condizioni neurologiche e muscolari che indeboliscono i muscoli respiratori, come la sclerosi multipla o alcune forme di distrofia muscolare. La RR, in questi, casi mira a mantenere o migliorare la funzione respiratoria e a prevenire il collasso polmonare. Inoltre, un’indicazione in forte crescita riguarda la sindrome post-COVID-19, per i pazienti che, dopo l’infezione acuta, continuano a manifestare dispnea persistente, ridotta tolleranza all’esercizio e affaticamento marcato. Infine, la riabilitazione respiratoria gioca un ruolo chiave nella pre e post-chirurgia toracica o addominale, dove preparare il paziente all’intervento (pre-abilitazione) o recuperare la funzionalità polmonare dopo l’operazione riduce il rischio di complicanze polmonari post-operatorie.

In sintesi, la RR è indicata ogni volta che una condizione respiratoria limita le normali attività del paziente o ne peggiora l’autonomia.

In cosa consiste?

Il programma di riabilitazione respiratoria è, per sua natura, multidisciplinare e viene strutturato in modo completamente personalizzato sulla base della valutazione funzionale iniziale. Questa valutazione include test specifici di funzionalità polmonare, il test del cammino dei 6 minuti e l’analisi della forza muscolare periferica e respiratoria. I pilastri fondamentali del programma, come quelli offerti da Fisioterapia D’Arpa di Palermo, sono tre e lavorano in sinergia per il recupero funzionale del paziente.

Il primo pilastro è l’allenamento fisico, che è la componente centrale e più efficace. Prevede allenamento aerobico, utilizzando tapis roulant o cyclette, con l’intensità che viene monitorata e aumentata gradualmente per migliorare l’efficienza cardiorespiratoria e la resistenza muscolare periferica. A questo si affianca l’allenamento di forza, con esercizi mirati e progressivi che coinvolgono i grandi gruppi muscolari di gambe e braccia, essenziali per svolgere in autonomia le attività quotidiane.

Il secondo pilastro è la rieducazione respiratoria, che consiste nell’insegnamento di tecniche specifiche volte a migliorare l’efficienza della respirazione e la gestione immediata della dispnea. Queste tecniche includono la respirazione a labbro increspato (Pursed-Lips Breathing), che rallenta l’espirazione mantenendo aperte le vie aeree, e l’allenamento dei muscoli respiratori attraverso l’uso di specifici dispositivi per aumentare la forza e la resistenza del diaframma e dei muscoli accessori. Un aspetto indispensabile è anche l’insegnamento delle tecniche di clearance delle vie aeree, per facilitare l’espettorazione e prevenire l’accumulo di muco.

Infine, il terzo pilastro è l’educazione e il supporto psico-sociale: si forniscono al paziente informazioni dettagliate sulla sua malattia, sui farmaci, su come riconoscere i segnali d’allarme e su come gestire l’ansia e la paura che spesso accompagnano la dispnea. Questo supporto è fondamentale per aumentare la fiducia del paziente nelle proprie capacità e garantire la massima aderenza al programma.

Quanto dura?

La durata di un programma di riabilitazione respiratoria varia a seconda della patologia di base, della gravità del quadro clinico e della risposta individuale al trattamento.

Generalmente, un programma intensivo iniziale, svolto in regime ambulatoriale, dura dalle 6 alle 12 settimane, con sessioni programmate più volte alla settimana. Questo periodo è ritenuto necessario dalla letteratura scientifica per indurre modificazioni fisiologiche stabili, come l’aumento della capacità di esercizio e il miglioramento oggettivo della qualità della vita.

È fondamentale sottolineare che la riabilitazione respiratoria non si conclude al termine di queste 12 settimane. La fase di mantenimento è essenziale per il successo a lungo termine. Al paziente viene insegnato un programma di esercizi da svolgere regolarmente a casa in autonomia; l’auto-monitoraggio e l’attività fisica costante sono fondamentali per conservare i benefici ottenuti e prevenire il decondizionamento. La partecipazione a richiami periodici e a programmi di esercizio a lungo termine è, infine, caldamente raccomandata per mantenere un elevato livello di funzionalità respiratoria e fisica.

Prognosi e controindicazioni

La prognosi per i pazienti che intraprendono e mantengono un programma di riabilitazione respiratoria è generalmente molto favorevole, soprattutto in relazione al miglioramento della qualità della vita e della funzionalità fisica. I benefici includono la riduzione della sensazione di affanno, l’aumento della capacità di camminare e di svolgere le attività quotidiane, la riduzione delle ospedalizzazioni per riacutizzazioni e un significativo miglioramento del benessere emotivo e sociale. Attenzione: la RR non cura la malattia polmonare cronica, ma mitiga l’impatto sulla vita del paziente, migliorandone l’autonomia e l’efficienza fisica.

Le controindicazioni alla riabilitazione respiratoria sono molto limitate, grazie al fatto che il programma è supervisionato da personale medico e fisioterapico e viene adattato individualmente, come avviene in strutture come Fisioterapia D’Arpa di Palermo. La maggior parte delle controindicazioni sono relative e temporanee, legate a condizioni mediche instabili che devono essere stabilizzate prima di iniziare l’attività fisica, come la cardiopatia instabile (come angina instabile o infarto miocardico recente non stabilizzato), aritmie ventricolari non controllate o una fase di insufficienza respiratoria acuta (ovvero, una riacutizzazione critica della malattia). In tutti gli altri casi, inclusa la necessità di ossigenoterapia (la terapia può essere svolta con ossigeno supplementare), la riabilitazione respiratoria è sicura e fortemente raccomandata, sempre a seguito di un’attenta valutazione cardiologica e pneumologica.

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