Come gestire la fibromialgia con fisioterapia e strategie personalizzate

Fisioterapia

Fibromialgia: come alleviare i sintomi con la fisioterapia

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La fibromialgia consiste in una condizione cronica molto complessa, caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso accompagnato da affaticamento, disturbi del sonno, problemi di memoria e umore. Questa sindrome, che colpisce prevalentemente le donne, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, limitando le capacità funzionali e causando notevole disagio.

La causa esatta della fibromialgia rimane sconosciuta, ma la ricerca suggerisce un coinvolgimento di fattori genetici, ambientali e psicologici. Fortunatamente, esistono diverse strategie terapeutiche volte ad alleviare i sintomi e migliorare la gestione della condizione, come la fisioterapia, che si rivela efficace e benefica per un gran numero di pazienti affetti da fibromialgia. I professionisti di Fisioterapia D’Arpa sono un vero e proprio punto di riferimento per individuare il trattamento più adeguato per migliorare la sintomatologia e, soprattutto, la qualità della vita dei pazienti.

Quali sono le cause della fibromialgia?

Come accennato, nonostante i tanti anni di ricerca, ancora oggi la causa specifica della fibromialgia rimane sconosciuta. In generale, si ritiene che sia il risultato di una concomitanza di fattori che comportano un’alterazione nella percezione del dolore a livello del sistema nervoso centrale, un fenomeno chiamato “”sensibilizzazione centrale””: in pratica, il cervello e il midollo spinale elaborano i segnali dolorosi in modo anomalo, amplificando la sensazione di dolore anche in risposta a stimoli che, normalmente, non sarebbero dolorosi.

Tra i fattori che potrebbero contribuire allo sviluppo della fibromialgia, si annoverano:

  • fattori genetici: esisterebbe una certa predisposizione familiare alla fibromialgia, suggerendo un possibile coinvolgimento di specifici geni;
  • eventi scatenanti: l’insorgenza della fibromialgia può essere, a volte, preceduta da eventi fisici traumatici, come incidenti automobilistici o interventi chirurgici, oppure da eventi psicologici stressanti. Anche infezioni virali o batteriche possono essere un fattore scatenante in alcuni pazienti;
  • disturbi del sonno: molte persone con fibromialgia soffrono di disturbi del sonno e la sua deprivazione può significativamente aumentare il dolore e l’affaticamento;
  • stress psicologico: lo stress cronico, l’ansia e la depressione sono spesso associati alla fibromialgia e possono influenzare la percezione del dolore;
  • anomalie neurochimiche: alcune ricerche hanno evidenziato possibili squilibri nei neurotrasmettitori cerebrali, come la serotonina e la noradrenalina, che svolgono un ruolo nella regolazione del dolore, dell’umore e del sonno.

Quali sono i principali sintomi della fibromialgia?

La fibromialgia si manifesta con un gran numero di sintomi che possono variare in intensità e presentarsi in modo incostante nel tempo. Il quadro sintomatologico, in genere, include:

  • dolore muscoloscheletrico cronico, descritto come sordo, bruciante o lancinante, che si manifesta in diverse parti del corpo, sia sopra che sotto la vita e su entrambi i lati del corpo;
  • punti dolenti, cioè specifiche aree del corpo che risultano particolarmente sensibili alla pressione;
  • affaticamento, inteso come un senso di stanchezza profonda e persistente che non migliora con il riposo e che può rivelarsi debilitante;
  • disturbi del sonno, con difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti durante la notte e sensazione di non aver riposato adeguatamente al risveglio;
  • problemi cognitivi, in particolare difficoltà di concentrazione, problemi di memoria e difficoltà nel focalizzare l’attenzione;
  • disturbi dell’umore, come ansia e depressione, comuni nelle persone con fibromialgia.

Inoltre, molti pazienti con fibromialgia riferiscono anche mal di testa, sindrome dell’intestino irritabile (IBS), rigidità mattutina, parestesie (formicolio o intorpidimento) e sensibilità al tatto, al rumore e alla luce.

Come si diagnostica la fibromialgia?

La diagnosi di fibromialgia può essere complessa e, spesso, richiede molto tempo, in quanto non esistono esami di laboratorio o di imaging specifici per confermarla. La diagnosi si basa principalmente sull’anamnesi del paziente, sulla descrizione dei sintomi e su un accurato esame fisico e i criteri diagnostici attuali si concentrano sulla presenza di dolore diffuso per almeno 3 mesi, accompagnato da altri sintomi caratteristici. Il medico va, in sostanza, a esclusione, tenendo conto della localizzazione del dolore, della sua intensità e dell’impatto sulla vita quotidiana del paziente.

Come si cura la fibromialgia?

A oggi, non esiste una cura risolutiva per la fibromialgia; tuttavia, è possibile valutare diversi trattamenti per alleviare i sintomi e migliorare la funzionalità e la qualità della vita. Tra le strategie terapeutiche che possono aiutare a controllare la condizione rientrano, in primis, i metodi conservativi che si basano su:

  • educazione del paziente, che deve comprendere appieno la fibromialgia per gestirla in modo efficace e sicuro;
  • modifiche dello stile di vita, adottando abitudini sane come seguire un’alimentazione equilibrata, evitare fattori scatenanti (come lo stress eccessivo e la mancanza di sonno) e mantenere un buon ritmo sonno-veglia;
  • tecniche di gestione dello stress, come la meditazione;
  • tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o lo yoga.

Al contempo, è possibile valutare la terapia farmacologica, utile per gestire più efficacemente i sintomi della fibromialgia, in particolare:

  • analgesici, come il paracetamolo o il tramadolo, per alleviare il dolore;
  • antidepressivi, come gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI) e gli antidepressivi triciclici, che possono aiutare a ridurre il dolore, migliorare il sonno e l’umore;
  • antiepilettici, come il pregabalin e la gabapentina, originariamente utilizzati per trattare l’epilessia, che si sono dimostrati efficaci nel ridurre il dolore neuropatico associato alla fibromialgia;
  • miorilassanti, come il ciclobenzaprina, che possono aiutare ad alleviare gli spasmi muscolari e migliorare il sonno.

Da non sottovalutare, poi, l’aiuto e il supporto che possono derivare dalla fisioterapia: i professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, dopo aver analizzato attentamente la condizione del paziente, stilano un piano terapeutico personalizzato per migliorare i suoi sintomi e consentirgli di vivere la propria vita nel miglior modo possibile. Un programma di fisioterapia ben strutturato e personalizzato, infatti, può aiutare ad alleviare il dolore, migliorare la mobilità, aumentare la forza muscolare e ridurre l’affaticamento. Le strategie fisioterapiche possono includere:

  • esercizio aerobico a basso impatto: attività come camminare, nuotare o andare in bicicletta possono migliorare la resistenza cardiovascolare, ridurre il dolore e l’affaticamento e migliorare l’umore. È importante iniziare gradualmente e aumentare l’intensità e la durata nel tempo, rispettando i limiti del proprio corpo;
  • esercizi di stretching e flessibilità: allungamenti delicati e regolari possono aiutare a migliorare la mobilità articolare e ridurre la rigidità muscolare;
  • esercizi di rinforzo muscolare: il rafforzamento dei muscoli di supporto può migliorare la stabilità, ridurre il carico sulle articolazioni doloranti e aumentare la forza funzionale;
  • terapie manuali: tecniche come il massaggio terapeutico, la mobilizzazione dei tessuti molli e le tecniche di rilascio miofasciale possono aiutare a ridurre il dolore muscolare e la tensione;
  • idroterapia: l’esercizio in acqua calda può essere particolarmente benefico, in quanto il galleggiamento riduce il carico sulle articolazioni e il calore può rilassare i muscoli;
  • TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea): questa tecnica può aiutare a modulare la percezione del dolore attraverso la stimolazione elettrica dei nervi;
  • educazione posturale e meccanica corporea: imparare a muoversi in modo efficiente e adottare posture corrette può ridurre lo stress sui muscoli e le articolazioni.

Spesso, il trattamento fisioterapico più efficace combina diverse di queste tecniche in un programma individualizzato, ma è fondamentale che le persone con fibromialgia lavorino a stretto contatto con un team di professionisti sanitari, tra cui medici, fisioterapisti e psicologi, per sviluppare un piano di trattamento completo e personalizzato che affronti tutti gli aspetti della loro condizione.

Fisioterapia D’Arpa di Palermo offre un approccio multidisciplinare per la gestione della fibromialgia, con fisioterapisti esperti in grado di fornire un supporto efficace per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.

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