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Edema cardiaco: cos’è e quali sono i principali sintomi

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L’edema è il gonfiore delle parti molli dovuto all’aumento del liquido interstiziale, generato da uno stato di scompenso cardiaco.

Come si manifesta l’edema cardiaco?

All’inizio l’edema è intermittente poiché è vesperale (si manifesta la sera) e scompare al mattino. Questa caratteristica ha una sua spiegazione scientifica; infatti, l’edema cardiaco compare la sera dopo lo sforzo sostenuto dal corpo durante il giorno e scompare al mattino ossia dopo che il paziente ha riposato soprattutto se ciò avviene in posizione dorsale. Tale postura infatti consente la ridistribuzione dell’edema, aumentando l’apporto di sangue del rene e permettendo la minzione notturna che consente al liquido interstiziale accumulato nelle gambe di scomparire al mattino.

L’edema nell’insufficienza cardiaca cronica

Nell’insufficienza cardiaca cronica, l’edema, contrariamente alla forma più blanda, compare di notte e persiste anche durante il mattino. Inoltre causa un cambiamento di colore della pelle, che diventa bluastra e con una temperatura molto più fredda di quella normale. Tra gli altri sintomi che si possono manifestare in occasione di un edema causato da un’insufficienza dell’apparato cardiovascolare vale la pena segnalare la presenza di arti inferiori cianotici, freddi e gonfi.

Cosa significa dunque edema cardiaco?

Se un soggetto ha un edema cardiaco ciò significa che il liquido in eccesso è intrappolato in alcuni tessuti del suo corpo e non viene portato via correttamente. Il gonfiore nel corpo può inoltre causare una sensazione di tensione sulla pelle, e può essere accompagnato da tosse anormale, dolore al petto, fiato corto e soffio al cuore. Anche un basso contenuto di proteine ​​nel sangue potrebbe essere una delle cause principali dell’edema cardiaco soprattutto se il gonfiore è nell’addome.

Individuare l’edema cardiaco con una visita cardiologica di controllo

In presenza dei primi sintomi di edema è necessario contattare un medico cardiologo per sottoporsi ad una visita cardiologia di controllo. Nello specifico viene dapprima effettuata un’analisi del sangue completa a cui fanno seguito l’ecocardiogramma (ECHO), l’elettrocardiogramma (ECG/ECG) e le analisi delle urine. Ad alcuni soggetti per fornire una diagnosi ancora più precisa in merito all’edema, potrebbe essere chiesto di sottoporsi ad altri esami specialistici come ad esempio ad una tomografia assiale computerizzata (TAC) o a una risonanza magnetica (RM).

La visita cardiologica di controllo è un utile strumento di prevenzione che permette di diagnosticare eventuali anomalie o problematiche cardiache nascoste ed intervenire con largo anticipo per la loro risoluzione.

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