
Fisioterapia
Come trattare le contusioni: cause, sintomi e fisioterapia
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Quando si parla di contusione, si fa riferimento alla conseguenza di un trauma diretto che non compromette l’integrità dei tessuti coinvolti; in caso contrario, quindi in presenza di una lacerazione della pelle, si parla infatti di ferita.
In particolare, questo tipo di lesione deriva dalla compressione o dallo schiacciamento dei tessuti molli sottocutanei a seguito di una caduta o di un colpo violento; l’azione lesiva del trauma è variabile, ma interessa principalmente i vasi sanguigni e linfatici, determinando uno stravaso ematico accompagnato da dolore accentuato dai movimenti e dalla pressione sulla parte.
Di norma, una contusione tende a risolversi spontaneamente entro pochi giorni; tuttavia, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi per accelerarne il processo di guarigione, compresa la fisioterapia mirata, come quella proposta dai professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo.
Quali sono le cause di una contusione?
La principale causa di una contusione consiste, in genere, in un trauma di lieve o media entità che va a coinvolgere i tessuti molli sottocutanei e può danneggiare i piccoli vasi sanguigni. Nella maggior parte dei casi, la contusione è la conseguenza di un urto accidentale, di una caduta o di un infortunio domestico che provocano lo schiacciamento del tessuto sottocutaneo.
In parole povere, la contusione si verifica quando la pelle non si lacera, ma vengono danneggiati solo i vasi capillari che si trovano al di sotto del tessuto cutaneo, il sangue contenuto al loro interno di riversa e rimane intrappolato nello strato più vicino alla superficie.
Esistono, in tutto ciò, dei fattori predisponenti alle contusioni:
- il tipo di pelle e lo spessore del tessuto cutaneo;
- l’invecchiamento, dato che con l’avanzare dell’età i capillari diventano più fragili e, quindi, soggetti a rotture;
- l’assunzione di alcuni farmaci, come l’aspirina;
- gli sbalzi di pressione sanguigna, a seguito di determinati sforzi fisici.
Quali sono i sintomi di una contusione?
La principale caratteristica di una contusione è l’emorragia sottocutanea, più o meno estesa, provocata dalla rottura dei vasi linfatici e sanguigni sottocutanei; nella zona coinvolta dallo schiacciamento, quindi, compare una chiazza di colore rosso-violaceo che, nei giorni seguenti, può diventare verde o gialla, per poi risolversi spontaneamente nell’arco di circa 15-20 giorni.
La variazione di colore dipende dalle modificazioni dell’emoglobina contenuta negli eritrociti, di colore rosso, che in assenza di ossigenazione polmonare si trasforma in metaemoglobina, ematoma (verde-bruna), emosiderina (verde-gialla) ed ematoidina (gialla). Per fortuna, il tutto si risolve in modo spontaneo e in pochissimi giorni.
Oltre al cambiamento cromatico, una contusione può presentare ulteriori sintomi:
- dolore;
- gonfiore locale;
- pizzicore;
- sensazione di intorpidimento.
In alcuni casi, in base alla causa dell contusione, è possibile avvertire anche prurito e senso di calore.
Come si cura una contusione?
Il trattamento della contusione cambia a seconda della causa scatanenate; in ogni caso, in presenza di traumi lievi o banali, è possibile anche non intervenire, dato che il tutto tende a risolversi spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Se, invece, si ha a che fare con contusioni di una certa entità, allora è consigliato:
- applicare una borsa del ghiaccio, soprattutto nelle ore successive al trauma, a intervalli di 15 minuti, per alleviare sia il dolore che il gonfiore;
- eseguire una fasciatura compressiva, per evitare o limitare la formazione dell’edema;
- dopo circa 24-48 ore e previo consiglio medico, si può passare agli impacchi caldi, dall’azione miorilassante e vasodilatatrice utile per favorire la guarigione dei tessuti;
- osservare qualche giorno di riposo;
- assumere eventuali farmaci antidolorifici, se necessario;
- in presenza di necrosi dei tessuti, applicare medicazioni sterili per prevenire l’infezione;
- applicare pomate, creme o gel a base di eparinoidi per favorire e accelerare il riassorbimento dello stravaso di sangue.
In tutto ciò, per chi non lo sapesse, la fisioterapia può ricoprire un ruolo molto importante nel trattamento delle contusioni, dato che aiuta a ridurre il dolore, il gonfiore e l’ematoma e a ripristinare la completa funzionalità dell’area colpita. L’approccio fisioterapico si articola in diverse fasi, adattandosi alle condizioni specifiche e all’evoluzione del quadro clinico del paziente; nel corso della prima, quindi subito dopo il trauma, prevede:
- la gestione del dolore e del gonfiore: l’obiettivo primario è limitare l’infiammazione e il dolore, quindi il fisioterapista può consigliare e applicare il protocollo RICE (Riposo, Ghiaccio, Compressione ed Elevazione): il ghiaccio, applicato per brevi periodi più volte al giorno, aiuta a ridurre il flusso sanguigno e il gonfiore; la compressione, tramite un bendaggio elastico, supporta i tessuti e limita l’accumulo di liquidi; l’elevazione dell’arto interessato favorisce il drenaggio dei fluidi;
- le terapie strumentali: alcune terapie fisiche possono essere utili fin dalla fase acuta per ridurre il dolore e l’infiammazione. La crioterapia (terapia del freddo) può essere applicata localmente; l’ultrasuonoterapia a bassa intensità può favorire il riassorbimento dell’ematoma; la tecarterapia in modalità capacitiva, infine, può aiutare a drenare i liquidi infiammatori.
Successivamente, nel corso della fase subacuta, i fisioterapisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo si focalizzano su:
- ripristino della mobilità: una volta che il dolore acuto inizia a diminuire, il fisioterapista introduce delicati esercizi di mobilizzazione per prevenire la rigidità articolare e mantenere la gamma di movimento. Questi esercizi vengono eseguiti entro i limiti del dolore;
- terapie manuali: tecniche di mobilizzazione dei tessuti molli possono essere utilizzate per ridurre la tensione muscolare e migliorare la circolazione locale, favorendo il riassorbimento dell’ematoma;
- esercizi isometrici: vengono introdotti esercizi di contrazione muscolare statica (senza movimento) per iniziare a riattivare i muscoli senza sollecitare eccessivamente l’area contusa.
Infine, una volta giunti alla fase di recupero, si punta su:
- ripristino della forza muscolare: progressivamente, vengono introdotti esercizi di rinforzo muscolare specifici per recuperare la forza e la resistenza perse a causa dell’inattività o del trauma;
- esercizi di stretching: vengono eseguiti esercizi di allungamento per migliorare la flessibilità e ripristinare la completa gamma di movimento dell’articolazione o dell’area colpita;
- esercizi propriocettivi: se la contusione ha interessato un’articolazione, vengono inclusi esercizi per migliorare l’equilibrio e la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio (propriocezione), importanti per prevenire nuove lesioni;
- ritorno all’attività: il fisioterapista guida il paziente nel graduale ritorno alle normali attività quotidiane e sportive, fornendo indicazioni sui movimenti da evitare e su come gestire eventuali residui di dolore o gonfiore.
È fondamentale sottolineare che il piano di trattamento fisioterapico per una contusione è individualizzato e dipende dalla gravità del trauma, dalla localizzazione, dai sintomi del paziente e dalla sua risposta alle terapie. Una valutazione fisioterapica accurata è il primo passo per definire un percorso riabilitativo efficace e affidarsi a personale esperto, come i professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, è essenziale per guarire il più velocemente possibile.
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