Terapia E.N.F.

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Fisioterapia

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Terapia E.N.F.

Recentemente, la fisioterapia riabilitativa ha accolto tra i suoi trattamenti l’innovativa terapia E.N.F., basata su una tecnologia che permette di stimolare e potenziare il naturale processo di rigenerazione dei tessuti tramite il riequilibrio bio-elettrico della membrana cellulare.

La terapia E.N.F. si adatta facilmente e velocemente alle esigenze dell’organismo; per questo motivo, si può parlare di elettroterapia adattiva.

Cos’è la terapia E.N.F.?

La terapia E.N.F. (acronimo di Electro Neuro Feedback) consiste in una tecnologia riabilitativa che, come accennato inizialmente, facilita la rigenerazione dei tessuti attingendo dai meccanismi naturali che regolano le cellule umane.

Le cellule umane, infatti, si comportano come un vero e proprio condensatore, accumulando e consumando cariche elettriche dalla tensione di circa 70 millivolt. Quando un tessuto viene lesionato o colpito da una patologia, la tensione si riduce raggiungendo i 20 millivolt; a sua volta, questo abbassamento di tensione diminuisce la produzione di ATP, cioè quella molecola che genera l’energia necessaria al corpo per funzionare.

Di conseguenza, le cellule non svolgono più le loro funzioni primarie correttamente e il corpo ne risente inevitabilmente.

A questo punto entra in gioco la terapia E.N.F., che sfrutta dispositivi elettromedicali di ultima generazione in grado di produrre onde elettromagnetiche che si modificano automaticamente quando l’impedenza della pelle cambia.

Nello specifico, l’impedenza è la grandezza fisica che indica la resistenza che una struttura oppone al passaggio della corrente elettrica. Se l’equilibrio bio-elettrico della cellula si modifica, allora il valore dell’impedenza cambia; la tecnologia E.N.F. individua la variazione e le onde emesse si adattano di conseguenza.

Nel corso del trattamento, quindi, si attua un meccanismo di retroazione che consente una costante e continua regolazione della forma dell’onda, il che permette il riequilibrio bio-elettrico della membrana delle cellule.

Nel momento in cui si ripristina il corretto equilibrio, la terapia E.N.F. stimola la rigenerazione dei tessuti tenendo conto della gravità del danno e delle potenzialità di recupero del paziente. Gli impulsi emessi dal dispositivo, infatti, si adattano anche nella fase generativa, variando in base alle possibili reazioni dell’organismo.

Ed è proprio qui salta fuori il punto di forza principale della terapia E.N.F.: le cellule danneggiate ricevono l’esatta quantità di energia necessaria per rigenerarsi, a differenza di altri interventi terapeutici che, al contrario, emanano energia costante attraverso impulsi elettrici, termici o di percussione senza prestare attenzione alle reali esigenze dell’organismo.

Come funziona la terapia E.N.F.?

A livello pratico, la terapia E.N.F. viene eseguita in due fasi distinte che corrispondono a due obiettivi diversi, così predisposte dal fisioterapista:

  • individuazione del punto di trattamento: come spiegato precedentemente, in presenza di un trauma o di una lesione l’impedenza della pelle si riduce. La tecnologia E.N.F., quindi, individua la zona lesionata facilmente e consente al fisioterapista di ottenere una mappatura diagnostica preliminare completa e precisa;
  • trattamento di equilibrio bio-elettrico: dopo aver individuato la parte lesionata, si passa alla parte più delicata del trattamento, cioè la stimolazione bio-elettrica per favorire la rigenerazione dei tessuti.

Quali sono i benefici della terapia E.N.F.?

Nel corso di entrambe le fasi, la terapia E.N.F. consente al fisioterapista di operare in modo preciso e flessibile, adattandosi alle singole esigenze del paziente. Il trattamento completo offre una lunga serie di benefici:

  • riduce i processi infiammatori;
  • favorisce la rigenerazione dei tessuti molli, dei tessuti osteo-tendinei e del tessuto nervoso;
  • riduce le calcificazioni;
  • migliora la circolazione linfatica e cardiovascolare;
  • incentiva la risposta neurologica;
  • allevia il dolore causato da lesioni, traumi e patologie;
  • supporta gli interventi di medicina rigenerativa, potenziando i risultati.

Tenendo conto delle possibili aree di applicazione, la terapia E.N.F. si rivela altamente efficace nel trattamento di patologie e lesioni che coinvolgono gli arti superiori, gli arti inferiori e la colonna vertebrale. Ovviamente, per ciascun disturbo esistono protocolli terapeutici specifici da seguire.

A cosa serve la terapia E.N.F.?

La terapia E.N.F. mette a disposizione una tecnologia talmente innovativa e all’avanguardia da poter essere applicata al trattamento di diverse tipologie di lesioni, anche molto complesse e differenti tra loro. In particolare, la terapia E.N.F. è indicata per:

  • patologie della cuffia;
  • blocco della spalla;
  • lesioni muscolo tendinee;
  • epicondilite;
  • borsiti;
  • tendiniti;
  • distorsioni capsulo-legamentose;
  • esiti di chirurgia protesica e ricostruttiva;
  • fascite plantare;
  • lombalgie;
  • dorsalgie;
  • cervicalgie;
  • radicoliti;
  • artrosi;
  • algie;
  • spondilolisi;
  • spondilolistesi;
  • patologie del capo lungo del bicipite;
  • traumi sportivi;
  • infiammazioni muscolari;
  • calcificazioni;
  • neuropatie;
  • epitrocleite;
  • sindrome del tunnel carpale.

Ma non solo, perché lo strumento impiegato dalla terapia E.N.F. può essere utilizzato per alleviare il dolore derivante da traumi, lesioni o infiammazioni muscolari, così come il dolore provocato da:

  • sciatica;
  • contusioni;
  • calcificazioni;
  • ematomi.

Al contempo, la terapia E.N.F. non solo accelera il riequilibrio bio-elettrico dei tessuti alterati e lesionati, ma svolge anche una straordinaria azione antinfiammatoria, decalcificante, rigenerante e drenante.

La terapia E.N.F. ha controindicazioni?

La terapia E.N.F. può essere applicata e ha effetto su tutti i tessuti lacerati. Tuttavia, comporta alcune possibili controindicazioni, in particolare per:

  • i pazienti che portano strumenti elettronici sottocutanei, come i pacemaker, perché lo strumento E.N.F. potrebbe comprometterne le funzioni;
  • le donne in gravidanza;
  • i pazienti affetti da neoplasie.

Prima di sottoporsi a terapia E.N.F., quindi, è consigliato consultare il proprio medico e valutare attentamente se procedere o meno.

Come prepararsi a una seduta di terapia E.N.F.?

La terapia E.N.F. non prevede alcuna preparazione specifica. Il giorno della seduta, il paziente deve semplicemente portare con sé la propria cartella clinica, compresi i risultati di esami eseguiti in precedenza. L’unico consiglio consiste nell’indossare un abbigliamento comodo, che consenta al fisioterapista di eseguire il trattamento senza alcuna difficoltà.

Quanto dura una seduta di terapia E.N.F.?

Una seduta di terapia E.N.F. dura, in genere, tra i 15 e i 30 minuti. Le tempistiche possono, ovviamente, variare in base alla patologia da trattare e alla risposta data dal paziente al trattamento. In occasione della seduta, tra l’altro, è possibile associare alla terapia E.N.F. anche tecniche osteopatiche, applicazione di tape o altri strumenti manuali senza incorrere in effetti collaterali indesiderati.

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