
Fisioterapia
Nevrite: cause, sintomi e trattamento della nevralgia
Tempo di lettura stimato 6 min.
Indice Articolo
Con il termine nevralgia si fa riferimento a una condizione che provoca un forte dolore a causa di un nervo danneggiato o irritato. A seconda del nervo o della parte del corpo interessata esistono diversi tipi di nevralgia, ciascuno non propri sintomi; tuttavia quelli più comuni sono dolore, intorpidimento e formicolio nella zona interessata.
Le cause di nevralgia, non sempre identificabili, possono essere numerose e comprendono malattie autoimmuni o croniche, infezioni o compressione nervosa; di conseguenza, la diagnosi si basa su anamnesi, esame obiettivo ed esami diagnostici utili a individuare il danno nervoso, mentre il trattamento prevede, in genere, l’utilizzo di farmaci antidepressivi e antiepilettici, poiché non sempre la nevralgia risponde agli antidolorifici standard. In alcuni casi, possono essere necessari anche interventi chirurgici di decompressione e metodiche di desensibilizzazione o stimolazione del nervo interessato.
Se non trattata, la nevralgia può portare a danni piuttosto seri; proprio per questo, è opportuno rivolgersi a esperti del settore, come i professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, per trovare il trattamento adeguato e alleviare quanto più possibile la sintomatologia.
Tipi di nevralgia
La nevralgia, chiamata anche neuropatia, nevrite, dolore neuropatico o dolore neurogeno, si divide in due grandi categorie, classificate in base all’origine del dolore:
- nevralgia centrale, che ha origine nel midollo spinale o nel cervello;
- nevralgia periferica, che ha origine nel sistema nervoso periferico.
Nello specifico, a seconda del nervo o della parte del corpo interessata, è possibile compiere un’ulteriore distinzione:
- nevralgia occipitale, conosciuta anche come nevralgia di Arnold, in cui il dolore si localizza nella parte posteriore e inferiore del cranio, vicino al collo;
- nevralgia post-erpetica, una complicanza del Fuoco di Sant’Antonio, che colpisce la zona del corpo dove sono presenti eruzioni cutanee;
- nevralgia del trigemino, che colpisce le zone attraversate dal nervo trigemino e può essere di tipo 1 (provoca una sensazione di scossa elettrica o bruciore) o di tipo 2 (causa un dolore sordo e costante al viso);
- nevralgia glossofaringea, con dolore a gola, lingua e orecchio;
- nevralgia atipica, causata da un danno a un nervo cranico, caratterizzata da dolore acuto e lancinante alla guancia o alla mascella;
- nevralgia intercostale, che colpisce la parete toracica, la parte superiore dell’addome e la parte superiore della schiena con dolore acuto e bruciante.
Inoltre, esistono anche altre forme di nevralgia:
- neuropatia alcolica;
- neuropatia periferica;
- neuropatia diabetica;
- neuropatia del pudendo (dolore al nervo pelvico);
- sindrome del tunnel carpale;
- sciatica.
Risalire alle cause scatenanti e individuare la tipologia di nevralgia è fondamentale per eseguire una diagnosi corretta e individuare il trattamento più adeguato.
Quali sono le cause della nevralgia?
La caratteristica principale del dolore nevralgico è che si innesca senza che vengano stimolati i relativi recettori; nella maggior parte dei casi, infatti, le cause della nevralgia rimangono sconosciute ma, tendenzialmente, comprendono:
- traumi;
- interventi chirurgici;
- infezioni, come epatite C, herpes zoster, HIV/AIDS, sifilide, malattia di Lyme;
- malattie autoimmuni, come sindrome di Guillain-Barrè e Lupus Eritematoso Sistemico;
- malattie croniche, come diabete, porfiria e sclerosi multipla;
- invecchiamento;
- compressione del nervo da parte di legamenti, ossa, vasi sanguigni o tumori;
- carenza di vitamine B12 o B1;
- scarso apporto di sangue ai nervi;
- alcuni farmaci.
Quali sono i sintomi della nevralgia?
La nevralgia si manifesta con una vasta gamma di sintomi, che possono variare in base al nervo danneggiato; tra i principali rientrano:
- dolore, acuto o lancinante, pulsante o bruciante, che può essere lieve nelle fasi iniziali per poi aumentare nel tempo, diventando sempre più intenso e costante;
- formicolio;
- intorpidimento;
- debolezza o completa paralisi dei muscoli innervati;
- perdita della coordinazione muscolare;
- aumento della sensibilità della pelle;
- difficoltà a parlare, deglutire e/o respirare;
- perdita di massa muscolare o atrofia;
- difficoltà a svolgere movimenti complessi, come allacciarsi le scarpe;
- crampi o contrazioni muscolari involontarie;
- sudorazione eccessiva;
- ipersensibilità al tatto o alla temperatura.
In alcuni casi, i sintomi sono talmente gravi da interferire con la quotidianità del paziente colpito, causandogli episodi di ansia o depressione.
Come si diagnostica la nevralgia?
La diagnosi di nevralgia è abbastanza complessa da eseguire: i medici, infatti, devono ricorrere ad anamnesi, questionari di rilevazione del dolore ed esame obiettivo per individuare trigger point, eventuali sensazioni anomali nella pelle, mancati riflessi, perdita di massa muscolare e/o mancanza di sudorazione.
Oltre questo, è possibile ricorrere ad alcuni esami diagnostici utili, come:
- esami del sangue, per controllare la funzionalità renale e la glicemia;
- TAC;
- risonanza magnetica;
- elettromiografia;
- ultrasuoni;
- esame odontoiatrico, utile per escludere cause dentali.
Una volta ottenuta una diagnosi corretta, si può procedere con un piano terapeutico mirato e personalizzato.
Come si cura la nevralgia?
Il trattamento della nevralgia cambia a seconda della causa, della localizzazione e della gravità del dolore e dei sintomi associati. In genere, si ricorre a:
- farmaci, in particolare antiepilettici e antidepressivi, dato che spesso la nevralgia non migliora con l’assunzione degli antidolorifici standard. In alcuni casi, si prescrivono anche analgesici narcotici, miorilassanti, lidocaina e creme a base di capsaicina;
- blocco nervoso, cioè l’iniezione di farmaci direttamente nel nervo interessato per ridurre l’infiammazione ed evitare che il nervo danneggiato continui a trasmettere segnali di dolore al cervello.
Al contempo, anche la fisioterapia può svolgere un ruolo significativo nel trattamento della nevralgia, mirando principalmente alla gestione del dolore e al miglioramento della funzionalità. In primo luogo, può aiutare nella gestione del dolore attraverso:
- terapie manuali: tecniche come la mobilizzazione dei tessuti molli e delle articolazioni possono aiutare a ridurre la tensione muscolare e la compressione nervosa, alleviando il dolore;
- stretching ed esercizi di allungamento: esercizi mirati possono contribuire a decontrarre i muscoli circostanti al nervo infiammato o irritato, diminuendo la pressione e il dolore;
- esercizi di rinforzo muscolare: il rafforzamento dei muscoli di supporto può migliorare la postura e la stabilità, riducendo lo stress sui nervi coinvolti.
A tal proposito, i professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, si avvalgono anche di alcune terapie fisiche strumentali estremamente efficaci, quali:
- TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea), che può aiutare a modulare la percezione del dolore attraverso la stimolazione elettrica dei nervi;
- laserterapia ad alta potenza, dagli effetti antinfiammatori e analgesici;
- tecarterapia, che favorisce la guarigione dei tessuti e ridurre l’infiammazione;
- onde d’urto radiali, utilizzate per ridurre il dolore cronico e la tensione muscolare;
- crioterapia (terapia del freddo), che può aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore acuto;
- termoterapia (terapia del calore), che favorisce il rilassamento muscolare e aumenta il flusso sanguigno.
Oltre alla riduzione del dolore, la fisioterapia può contribuire al miglioramento delle funzionalità attraverso:
- esercizi terapeutici personalizzati, che possono aiutare a ripristinare la mobilità, la forza e la coordinazione nelle aree colpite;
- rieducazione posturale, che può ridurre la compressione nervosa e prevenire il peggioramento dei sintomi;
- esercizi propriocettivi, utili per migliorare l’equilibrio e la consapevolezza del corpo, soprattutto in caso di coinvolgimento nervoso che influisce sulla sensibilità.
Anche il taping neuromuscolare (Kinesio Taping) può essere utilizzato per supportare i muscoli, ridurre l’infiammazione e migliorare la circolazione.
È importante sottolineare che l’approccio fisioterapico per la nevralgia dovrebbe essere sempre personalizzato in base alla causa specifica, alla localizzazione del dolore e alle condizioni individuali del paziente.
Una valutazione fisioterapica completa è, quindi, fondamentale per definire il piano di trattamento più efficace e, in alcuni casi, la fisioterapia può essere parte di un approccio multidisciplinare che include anche terapie farmacologiche o, in rari casi, interventi chirurgici.
Articoli correlati