La visita

L’Italia ha una antica tradizione in tema di tutela sanitaria degli sportivi. Fin dal 1929 la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) fa parte del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e la prima scuola universitaria per la formazione di specialisti in medicina dello sport è nata nel nostro Paese, a Milano.

L’attuale normativa impone a chiunque si appresti ad intraprendere un’attività sportiva di sottoporsi ad una visita medico-sportiva, facendo un distinguo tra attività sportiva agonistica e non.

Gli sportivi che necessitano di certificazioni agonistiche sono coloro che praticano attività sportive agonistiche così denominate dalle Federazioni Sportive, dal CONI e dagli Enti di Propaganda Sportiva riconosciuti ed i partecipanti alle fasi nazionali dei Giochi della Gioventù.
Diversamente, é sufficiente il certificato di attività sportiva non agonistica per i praticanti di attività sportive qualificate non agonistiche dalle Federazioni sportive nazionali, dagli Enti di propaganda sportivi riconosciuti, dal CONI e per i partecipanti alle attività scolastiche e alle fasi precedenti quelle nazionali dei giochi della gioventù.

Le visite specialistiche di medicina dello sport possono essere effettuate dal medico dello sport esclusivamente presso lo studio e/o ambulatorio nel quale il medico è stato autorizzato a prestare la propria opera professionale. Non è quindi consentito effettuare le visite presso palestre, centri sportivi o qualsivoglia tipologia di struttura non sanitaria.

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CORONAVIRUS (COVID-19)

Cosa c’è da sapere prima
di una visita?

Le prestazioni:

  • Visita medico sportiva per idoneità agonistica
  • Visita medico sportiva per idoneità non agonistica
  • Test al ciclo ergometrico
  • ECG sotto sforzo

 

Lo specialista Fisiatra prescriverà al paziente le terapie che considererà come le più opportune a seconda della sua patologia, dell’età e delle condizioni generali di salute e affiderà al personale fisioterapico il compito di monitorare gli effetti delle terapie e i miglioramenti ottenuti.
Il dialogo e il confronto tra il medico e l’equipe riabilitativa sono costanti e ci consentono di offrire a ogni paziente un trattamento specifico e più adeguato alle sue necessità sempre orientato all’ottenimento di un beneficio e del miglioramento della qualità della vita.

   

Certificati per l'attività sportiva non agonistica

Quali sono i medici certificatori

    • Il medico di medicina generale per i propri assistiti
    • Il pediatra di libera scelta per i propri assistiti
    • Il medico specialista in medicina dello sport ovvero i medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano

 

Quando fare i controlli e quanto dura il certificato

  • Il controllo deve essere annuale
  • Il certificato ha validità annuale con decorrenza dalla data di rilascio
 

Quali esami clinici sono necessari

  • Per ottenere il rilascio del certificato è necessaria l’anamnesi e l’esame obiettivo con misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma  a riposo effettuato almeno una volta nella vita.
  • Per chi ha superato i 60 anni di età associati ad altri fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente
  • Anche per coloro che, a prescindere dall’età, hanno patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente.
  • Il medico può prescrivere altri esami che ritiene necessari o il consulto di uno specialista.

Certificati per l'attività sportiva agonistica

La Circolare del Ministero della Sanità 31/1/1983, n.7 – Prot. n° 500.3/Med.Sport – esplicativa del D.M. 18/2/1982 “Norme per la tutela sanitaria della attività sportiva agonistica” chiarisce che per agonismo si intende “quella forma di attività sportiva praticata sistematicamente e/o continuativamente e soprattutto in forma organizzata dalle Federazioni Sportive Nazionali, dagli Enti di Promozione  Sportiva riconosciuti dal CONI e dal Ministero della Pubblica Istruzione per quanto riguarda i Giochi della Gioventù a Livello Nazionale, per il conseguimento di prestazioni sportive di un certo livello”.
L’attività sportiva agonistica non è quindi sinonimo di competizione. L’aspetto competitivo, infatti, che può essere presente in tutte le attività sportive, da solo non è sufficiente a configurare nella forma agonistica un’attività sportiva. La qualificazione agonistica a chi svolge attività sportiva, pertanto, è demandata alle Federazioni Sportive Nazionali o agli Enti Sportivi riconosciuti.

Come si svolge l'accertamento di idoneità

La visita medico sportiva non è un semplice “esame di abilitazione” all’attività agonistica, ma un momento che rende possibile la diagnosi precoce di patologie, anche non correlate all’attività sportiva, e l’individuazione di fattori di rischio individuali per la salute. Per poter fornire un’informazione adeguata in relazione ad eventuali condizioni patologiche accertate o sospettate nel corso della visita, è opportuno che i minorenni siano sempre accompagnati da un familiare maggiorenne. In particolare al primo accesso, per consentire un’accurata registrazione delle informazioni riguardanti la salute dell’atleta e dei suoi consanguinei, è necessario l’accompagnamento da parte di un genitore o del tutore legale.
Nel corso dell’accertamento d’idoneità alla pratica sportiva vengono eseguiti i seguenti riscontri obbligatori (ai sensi del D.M. 18 febbraio 1982 “Norme per la tutela sanitaria della attività sportiva agonistica” e successive norme applicative):

 

  • identificazione dell’atleta e, se minorenne, del suo accompagnatore tramite documento di riconoscimento;
  • verifica, attraverso la richiesta della società, della qualifica di agonista, dello sport e della disciplina svolti e dei dati della società sportiva di appartenenza;
  • verifica del possesso dell’età minima per l’accesso all’attività agonistica per lo sport praticato;
  • esame delle urine (ricerca di leucociti, nitriti, urobilinogeno, sangue, ketoni, bilirubina, glucosio, determinazione del pH e del peso specifico);
  • visita medica comprendente:
    • la raccolta della storia dell’atleta e dei suoi consanguinei (è, quindi, importante portare con sé la documentazione relativa a tutti gli accertamenti medici eseguiti in precedenza dall’atleta);
    • la determinazione del peso corporeo e della statura;
    • l’esame generico dell’acuità visiva;
    • l’esame obiettivo con particolare riguardo agli organi ed apparati specificamente impegnati nello sport praticato;
    • l’elettrocardiogramma a riposo, e, solo per gli sport ad elevato impegno cardiorespiratorio, la spirometria;
    • il master step test;
    • l’elettrocardiogramma dopo sforzo

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Per alcuni sport, sono inoltre previsti alcuni accertamenti obbligatori aggiuntivi, che saranno richiesti dal medico all’atto della visita. Ulteriori esami potranno essere richiesti, a discrezione del medico, per dirimere dubbi rispetto a condizioni patologiche che non sia stato possibile escludere con i soli accertamenti obbligatori.

Il giorno della visita consigliamo di presentarsi allo sportello almeno con un quarto d’ora di anticipo per il disbrigo delle procedure amministrative di accettazione portando con sé:

  • tessera sanitaria;
  • documento di riconoscimento valido;
  • eventuali esami precedenti.

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